Due figure portaincenso
Porcellana
Giappone, Arita, periodo Edo, tardo XVII inizio XVIII

Due figure portaincenso Porcellana Giappone, Arita, periodo Edo, tardo XVII inizio XVIII

Sala 1 - Porcellane orientali
Due figure femminili

237-238 Due figure femminili Giappone, Arita, periodo Edo Tardo XVII – inizio XVIII secolo Porcellana, smalto blu sotto coperta, smalti policromi sopra coperta del tipo Imari (verde, rosso, nero, oro). Si tratta di figure femminili erette, stanti, lo sguardo fisso avanti, la mano destra modellata come se racchiudesse un oggetto, probabilmente perchè potesse trattenere un bastoncino di incenso. Il kimono che vestono è drappeggiato in morbide pieghe. Il tessuto presenta motivi decorativi ricorrenti di frequente, quali corolle di peonie stilizzate, corte canne di bambù (take) incrociate, a suggerire recinti di giardini fioriti, rami di glicine (fuji). Pur prestando decorazione molto simile, le due statuette rivelano differenze in alcuni particolari: le vesti corte, sul retro, presentano in un caso cartigli blu decorativi lobati, con piccoli crisantemi in oro, nell'altro andamenti a forma di corteccia, (matsukawa bishi) con grandi corolle; da esse scendono fitte infiorescenze di glicini fioriti in blu cobalto e in rosso. Il manto che copre le spalle è ornato in un caso da semicorolle lobate disposte a embrice, nell'altro da fiori di pesco. Il velo sul capo, decorato con fiori di pesco, è posto sull'alta acconciatura e in una figura all'interno è privo di colore, nell'altro è nero opaco, puntinato in oro. Le statuette, cave, sono state realizzate a stampo. Le pareti sono di medio spessore, la porcellana è pesante, con crepe di cottura nella sezione bassa; la coperta, in una statuetta è arrurrina, nell'altra di un bianco latte scremato, lievemente azzurrata nelle zone dove è più spessa; morbida, presenta pochi fiori di spillo e lievi difetti di cottura. Il blu cobalto sotto coperta è brillante e luminoso, in un caso più scuro, e si accosta agli smalti cotti sopra coperta della policromia di tipo Imari. Sul basamento le libere pennellate in verde smeraldo opaco, rosso corallo, nero – palpabili – o blu, in quest'ultimo caso sottocoperta, costituiscono quasi uno stilema nella piccola statuaria in porcellana realizzata ad Arita alla fine del XVII secolo e all'inizio del XVIII. Esso ricorre nelle bijin, negli uccelli e negli animali mitologici nelle cui forme sono realizzate anche le prese delle grandi potiches da arredo coeve.