Martedi, 06 Settembre 2016
Chiusura museo 10.09 per NATURALIS HISTORIA

L’artista Lucia Di Pierro lo scorso anno ha partecipato alla 3^ edizione del concorso biennale Coffeebreak.museum ed è stata selezionata con menzione speciale da Sabina Melesi della Galleria Melesi di Lecco.

Il progetto Coffeebreak.museum, nato dal presupposto di creare un nuovo dialogo tra la collezione di ceramiche del XVIII secolo del Museo Gianetti di Saronno (VA) e l’arte contemporanea, anche per la 3^ edizione, ha riscosso un buon successo, con grande partecipazione da parte di artisti provenienti da tutta Italia. L’idea s’ispira alle così dette “pause caffè” che si prendono per staccare dal lavoro quotidiano: una breve sosta in cui si azzera tutto per poi ricominciare. L’idea del Coffeebreak in museo non si limita al solo rituale del caffè, ma è un appuntamento con la cultura, una breve pausa circondati dalla bellezza dell’antico e del contemporaneo, un momento di riflessione e di curiosità.

La terza edizione del progetto ha coinvolto diversi enti sul territorio nazionale dando la possibilità ai partecipanti di attivare collaborazioni con i professionisti; la collaborazione con la Galleria Melesi ha dato l’opportunità a Lucia Di Pierro di presentare le sue opere in una mostra personale in galleria.

“La ricerca di Lucia è di tipo eterogeneo, ma la costante è data dall’infinita contaminazione tra il mondo naturale e il mondo artefatto, rilevando una sinergia ambientale tra natura ed artificio”.

Naturalis Historia, è il titolo della mostra, ma anche una raccolta di progetti proposti dalla Di Pierro che vertono sul mondo della natura con la pretesa di instillare meraviglia, di guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda. Lo stesso Plinio il Vecchio, nell’omonimo lavoro enciclopedico, esprime stupore nel vedere così tanta perfezione e forza in esseri così piccoli come gli insetti e non riesce a capacitarsi di come questi possano possedere così tanti sensi insieme in un involucro così piccolo. Un particolare spazio del progetto è occupato dallo studio comportamentale degli insetti e delle differenze che si riscontrano prima e dopo l’intervento artistico dell’artista. Ad esempio i bruchi venivano invitati a passare prima su colore naturale e poi su tela di lino, il loro passaggio ha lasciato tracce colorate, divenendo così i bruchi stessi pennelli viventi. Lo scopo di questo progetto artistico non è soltanto lo studio comportamentale di questi esseri e l’interazione che si è venuta a creare, ma soprattutto quello di attribuire ad un’azione quasi impercettibile come il passaggio di un bruco, un segno tangibile, una traccia, una testimonianza della sua esistenza.

Un altro progetto proposto in mostra è Orecchiette/Helmets: si tratta di lavori nati dalla collaborazione spontanea della madre dell’artista, venuta poco a poco disabile a causa di malattia. In questo progetto il materiale utilizzato è l’argilla; la sua manipolazione è diventata uno svago piacevole, una sorta di gioco terapeutico che rimanda il ricordo della lavorazione della pasta fresca tradizionale della sua terra, le orecchiette della Basilicata. Quest’opera parla di una donna che nonostante tutte le sue sventure si da forza e come un guerriero si protegge con il suo elmo simbolico, ovvero il coraggio di andare avanti. Orecchiette/Helmets è realizzato da elementi rossi e marroni di terracotta non smaltati per elevare e rendere visibile la bellezza della semplicità.

L’artista LUCIA DI PIERRO è nata a Castel San Giovanni PC nel 1976 dove vive e lavora. Ha una formazione artistica con diverse specializzazioni e Master. Dal 2007 insegna Arte e Immagine, Storia dell’Arte e Discipline Plastiche.